A cosa sono dovuti i dolori muscolari?
I dolori muscolari, che si manifestano con un disturbo localizzato o diffuso che interessa i muscoli, sono abbastanza comuni e nell’arco di una vita possono sorprendere spiacevolmente chiunque, a prescindere dall’età o dal livello di attività fisica.
Le cause dei dolori muscolari possono essere diverse:
- sforzo muscolare eccessivo
- posture sbagliate
- esecuzione poco corretta di alcuni esercizi fisici
- lesioni muscolari
- stiramento
- strappo
- crampo
- stress e poche ore di sonno
- patologie sottese.
Spesso la prima causa dei dolori muscolari è lo sforzo eccessivo o poco controllato. Anche assumere posture sbagliate e dedicarsi poche ore di sonno può favorire l’affaticamento dei muscoli e dei doloretti diffusi possono comparire. Pensiamo al classico torcicollo post risveglio, ai dolori della schiena o alle contratture post allenamento.
Nel caso i dolori muscolari persistano oltre le quattro settimane potrebbero essere un sintomo di altri disturbi come fibromialgia, artrosi e artrite.
In caso contrario però non preoccupatevi, passeranno presto.
Chiedetevi piuttosto da cosa potrebbero dipendere e lavorate sui singoli errori.
Postura sbagliata? Provate a migliorarla con l’esercizio, usate delle sedie più comode per la schiena e materasso e cuscini ortopedici per dormire.
Poche ore di sonno? Rimediate settando nuove abitudini che vi aiutino a dormire meglio.
Dolori muscolari dopo aver fatto esercizio fisico? In questo articolo ci concentreremo proprio su come affrontare questo tipo di dolore. Continua a leggere, potresti trovare informazioni utili.
Che cosa sono i dolori muscolari post work out (DOMS)?
I dolori muscolari post workout, noti anche come dolore muscolare ritardato (DOMS), sono una condizione comune che può verificarsi dopo un’intensa attività fisica o un nuovo tipo di esercizio che sollecita i muscoli in modo particolare. I sintomi possono includere dolore, rigidità muscolare e sensibilità al tatto.
Generalmente i DOMS compaiono la mattina dopo l’allenamento, si intensificano tra le 24 e le 48 ore e scompaiono in circa 4 giorni. Non vanno confusi con dolori acuti e improvvisi che invece possono essere legati a stiramenti e strappi.
Anche in questo caso, i dolori muscolari post workout possono essere parecchio fastidiosi, ma sono generalmente temporanei, non sono il sintomo una lesione grave o di una patologia sottostante.
Erroneamente si pensa spesso che i dolori muscolari post work out siano causati dall’accumulo di acido lattico, ma non si tratta di questo.
L’indolenzimento post allenamento solitamente deriva da microlesioni muscolari che possono verificarsi quando un muscolo viene sollecitato in modo poco corretto o quando sforzato oltre il suo limite. Queste piccolissime lesioni non preoccupanti, provocano un’infiammazione locale che può causare dolore e rigidità muscolare.
Chiunque potrebbe soffrire di indolenzimento muscolare, sia atleti professionisti che neofiti dell’allenamento. Chi fa sport abitualmente è più abituato ad adattarsi alle sollecitazioni a cui sono sottoposti i muscoli, per chi si approccia all’attività fisica o riprende dopo tanto tempo potrebbe essere più faticoso.
Non c’è da preoccuparsi però.
Questo tipo di dolore muscolare diminuisce progressivamente con l’abituarsi dei muscoli alle esigenze fisiche che sono chiamati a compiere. Il dolore muscolare in questo caso è solo una parte del processo di adattamento del corpo che porterà a sviluppare più resistenza e tonicità, significa che i muscoli stanno lavorando bene.
Inoltre, i dolori muscolari post workout possono essere attenuati e prevenuti, vediamo come.
Quali sono i principali rimedi per i DOMS?
Come abbiamo visto, i dolori muscolari post workout sono una condizione molto comune ma soprattutto temporanea, che non deve spaventarvi dal proseguire con l’attività fisica se siete all’inizio.
La cosa importante è prestare attenzione ai propri muscoli e prendersene cura con dei semplici accorgimenti che possono aiutare ad alleviare i dolori muscolari dopo le sessioni di allenamento.
Vediamone alcuni:
- Recupero passivo: il riposo è fondamentale per dare al corpo il tempo necessario a recuperare. Subito dopo l’allenamento, il dolore muscolare potrebbe essere causato da microlesioni provocate dall’attività fisica intensa. Soprattutto se il dolore dopo l’esercizio fisico è particolarmente forte, è consigliabile evitare attività fisica intensa fino a quando non sarà attenuato ma non bisogna restare fermi. Durante i giorni di recupero si può optare per dei morbidi esercizi di allungamento e rilassamento, passeggiate e dello yoga leggero.
- Recupero attivo: spesso si commette l’errore di lanciarsi in un’attività fisica intensa senza prima aver riscaldato i muscoli. Gli esercizi di stretching invece, eseguiti lentamente e nel modo corretto prima dell’allenamento, possono aiutare ad allungare i muscoli e ridurre la rigidità muscolare che spesso è causa dei dolori.
- Impacco di calore: una fonte di calore, come una doccia calda o l’applicazione di una borsa dell’acqua calda sulla zona dolorante, possono aiutare ad alleviare il dolore muscolare.
- Impacco di ghiaccio: in caso di gonfiore o di un trauma particolarmente significativo, l’applicazione di un impacco di ghiaccio può aiutare a sfiammare la parte interessata e ridurne il gonfiore.
- Prodotti naturali: esistono prodotti naturali come l’olio di CBD, che possono supportare il corpo in caso di infiammazione e dolore aiutando ad accelerare il recupero muscolare. Il CBD è una molecola sicura anche per chi fa sport a livello agonistico. Nel 2018 infatti è stata rimossa ufficialmente dalla lista delle sostanze proibite, per far in modo che sportive e sportive potessero godere dei diversi benefici del CBD per il recupero muscolare e come supporto per il dolore.
- Massaggio localizzato: un massaggio può aiutare a ridurre la tensione muscolare e alleviare il dolore muscolare. Potete chiedere aiuto a massaggiatori professionisti o eseguire un auto-massaggio seguendo la tecnica descritta nel paragrafo successivo.
Il CBD aiuta per i dolori muscolari? Che cosa dice la scienza
Assolutamente sì. La chiave dell’efficacia del CBD è da ricercare nella sua interazione con il sistema endocannabinoide. Un sistema biologico, composto da recettori speciali che ricevono e trasmettono segnali all’interno del corpo. Conosciuti come recettori dei cannabinoidi, questi recettori speciali sono strettamente associati a processi fisiologici importanti come la fame, il sonno, la regolazione dell’umore e del dolore.
L’obiettivo finale del sistema, progettato per interagire specificamente con gli endocannabinoidi prodotti dall’uomo, è quello di promuovere l’equilibrio all’interno dell’organismo. Il CBD è così simile strutturalmente che il sistema interagisce anche con loro. Di conseguenza, il CBD è in grado può relazionarsi con i recettori stressati e riportarli in equilibrio.
Una revisione scientifica degli effetti del CBD sul dolore, ha preso in considerazione le esperienze e i feedback di un certo numero di pazienti, che hanno riferito una significativa riduzione del dolore generale.
Un altro studio su CBD e mobilità in caso di sclerosi multipla, suggerisce che il principio attivo possa aiutare a ridurre l’infiammazione e il dolore nel corpo, e supportare la mobilità dei pazienti affetti da questa patologia, grazie a proprietà benefiche che supportano l’infiammazione e lo stress ossidativo. Uno dei tanti studi su CBD e dolore cronico descrive come il CBD possa rappresentare un’opportunità per un certo tipo di dolore cronico non trattabile con i trattamenti solitamente utilizzati. Questi dati suggeriscono che il CBD sia in grado di supportare perfettamente il corpo anche in caso di dolori molto meno invalidanti come i dolori muscolari.